Canto di Natale
Dall'opera di Charles Dickens
Drammaturgia e regia: Alessandro Gatto
Anno di produzione: 2013
Protagonisti: Mario Di Fonzo, Sabrina Chiozzotto, Filippo Fossa
Fascia di età: dai 3 anni
Durata: 40 minuti
Tipo di allestimento: teatro d’attore, di figura e d'ombre
Trama dell'opera: Scrooge, uomo avaro e cattivo, si rifiuta di celebrare il Natale negando il valore della famiglia, ma la sera della vigilia vengono a trovarlo i tre Spiriti del Natale, quello passato, quello presente e quello futuro. Uno alla volta i tre Spiriti fanno rivivere a Scrooge i momenti più significativi della sua vita passata e presente, come le sofferenze vissute da bambino, gli errori commessi da adulto e gli mostrano anche quelli che saranno gli episodi più importanti, ma al tempo stesso negativi, della sua vita futura, aiutandolo ad accorgersi di come tante persone riescano ad essere felici ed unite nonostante la povertà. Scosso e sinceramente impietosito per le sofferenze altrui, Scrooge capisce di voler cambiare la propria vita andando incontro al prossimo ed aiutando davvero, forse per la prima volta, anche se stesso.

... non ho bisogno di te ... non ho bisogno di voi ... non ho bisogno di altri ... la mia vita è superiore ... il mio potere infinito ... nulla è caldo come la mia casa ... vuota


Note: progetto educativo sull'importanza della condivisione, dell'unione e dell'attenzione verso il prossimo. Una storia dolce, che parla diretta al cuore e dal significato estremamente profondo grazie all’argomento affrontato incentrato sull’importanza della solidarietà. Spesso le persone considerano i loro affetti come cose scontate e non danno la giusta importanza alle proprie relazioni, volgendo la loro attenzione alle cose materiali. La modernità ci distacca sempre più da una comunicazione all'antica, fatta di contatto e ci induce sempre di più ad una partecipazione mediata, che passa attraverso un tramite, ormai quasi sempre telematico, sin dalla tenerissima età. Anche la figura genitoriale viene sempre più soventemente sostituita e, per assurdo, viene sostituita da oggetti inanimati: elettrodomestici quali televisione o consolle elettroniche ovviamente incapaci di trasmettere quel calore e quel "colore" della vita che soltanto le persone possono regalare. Per questo molti di noi, come Scrooge, hanno bisogno di riscoprire la semplicità delle piccole cose e delle persone che ci sono accanto e di cui, giorno dopo giorno, continuiamo a non accorgerci. Ai nostri bambini dobbiamo insegnare i piccoli gesti che permettano loro di crescere con la voglia di un sorriso verso il prossimo e non con la paura della vita che li costringa ad una assurda e continua competizione verso e contro gli altri.
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