Gl'innamorati
QUASI 100.000 SPETTATORI ENTUSIASTI
IN OTTO STAGIONI TEATRALI

Autore: Carlo Goldoni
Adattamento teatrale: Alessandro Gatto
Anno di produzione: 2006
Regia: Alessandro Gatto
Protagonisti: Natascia Lauto, Francesco Tozzi
Scene: Damiani Casa
Costumi: Natascia Lauto, Irma Gabbolini
Durata: 90 minuti
Attori in scena: 5
Fascia d'età: oltre i 10 anni
Tipo di allestimento: teatro d’attore

Trama dell'opera
: La commedia narra di un amore tormentato fra due giovani: lei, Eugenia, appartenente alla nobiltà decaduta e lui, Fulgenzio, rappresentante della ricca classe borghese. Ostacolo alla loro felicità, però, non sono i soliti impedimenti esterni, ma l'orgoglio e la gelosia che l'uno prova nei confronti dell'altro. Eugenia, infatti, pensa che Fulgenzio sia troppo servile con la cognata, affidatagli dal fratello, mentre l'uomo è infastidito dalle attenzioni di un “bizzarro” conte, improvvisamente comparso nella vita di lei.


Note: Scritta a Bologna nel settembre 1759, la commedia è una delle più fortunate e moderne dell’Autore veneziano. Distante dal gioco delle parti e degli equivoci proprio dell’epoca, appare altamente innovativa, ma soprattutto di incredibile impatto comico e ricordata nella storia del teatro nazionale come cavallo di battaglia delle più grandi attrici tra cui nell’800 Eleonora Duse e nel ‘900 Valeria Moriconi. La commedia è ispirata a personaggi reali della Roma borghese (Maddalena, figlia dell’Abate di cui il Goldoni era ospite, e Bartolommeo Pinto) che vengono dall’Autore trasformati in due delle sue figure meglio riuscite e ricche. Figure forti, moderne, prigioniere delle loro passioni incontrollabili, causa di violenti accessi di amore e gelosia con continui litigi ed improvvise riappacificazioni.
In occasione del terzo centenario della nascita del più grande commediografo italiano, rappresentato nei teatri di tutto il mondo, la compagnia del “Teatro Stabile di Grosseto” propone uno dei suoi più originali adattamenti, ispirato anche ad un’altra importantissima opera dello stesso Autore veneziano: “Il teatro comico”, vero e proprio manifesto della riforma goldoniana che radicalmente ha rinnovato il teatro sino ai giorni nostri. E “Gl’innamorati” è un tipico esempio di questa riforma, in quanto ormai distaccata da una struttura dal personaggio centrale attorno a cui tutto ruota, bensì opera della rinnovata modernità scenica dove tutti sono protagonisti ed attori della “Vita” sui cui temi si dibatte nei loro colori e sfaccettature, come l’Amore, così unico e così vario nelle sue conseguenze sugli uomini.
Lo stesso autore scrive: “Poche sono quelle commedie nelle quali non entrino innamorati. E in quasi tutte l’onesto amore è il principale movente della comica azione. Questa Commedia, adunque, che ha per titolo Gl’innamorati, deve rappresentar un amore più violento di tutti gli altri. Due persone che si amano fedelmente, perfettamente, dovrebbero essere felici ... ma la pazza gelosia che è il flagello de’ cuori amanti intorbida il bel sereno e fa nascere le tempeste anche in mezzo alla calma. Povera gioventù sconsigliata! Volersi tormentare per amore! Voler che il balsamo si converta in veleno! Specchiatevi, o giovani, in questi Innamorati ch’io vi presento, ridete di loro e non fate che si abbia a ridere di voi.”.
(Alessandro Gatto)
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