Mariù, una sorella nell'ombra
Autore: dai diari privati di Giovanni e Mariù Pascoli
Anno di produzione: 2013
Regia: Alessandro Gatto
Protagonista: Sabrina Fabrizia Chiozzotto
Durata: 70 minuti
Tipo di allestimento: Teatro d'attore
Trama: Mariù Pascoli, una vita intera legata devotamente e passivamente al fratello Giovanni, un uomo che non sopportava il distacco all'interno di una famiglia barbaramente distrutta con l'omicidio rimasto impunito del padre. Un rapporto morboso, impari, due stanze comunicanti, senza porta, due letti posti accanto alla parete divisoria, "un cordino con un capo al tuo ditino e uno al mio" in un legame che lui non voleva scindere e che lei non riusciva a spezzare, unica componente della famiglia che non è mai riuscita a trovare un'autonomia: una vita nell'ombra. E così, la sorella del poeta ci accoglie in quel “nido” domestico di cui è custode. Un “nido” in cui si ripercorrono quegli affetti così particolari che li uniscono in un patto indissolubile d’amore e dedizione: Mariù, la sorella fedele, e Giovanni il poeta geniale, il “fanciullino” infelice. Si apre lo scrigno dei ricordi e una vita intera risale in superficie: lettere, pensieri, immagini, emozioni, lacrime, sorrisi, suoni e naturalmente poesie. Dal racconto e dai frammenti epistolari struggenti, emerge l’immagine di una coppia dall’affettività esasperata, che va sicuramente oltre ad un comune rapporto tra fratello e sorella fino al punto di negare l’uno all’altro la possibilità di costruire una famiglia normale.

“ ... quando anche Ida si sposò io e Giovannino rimanemmo soli ... lui sommo poeta ... io ...sua sorella“

Note
: Importante allestimento dalla doppia tematica: fondamentalmente didattica per quanto riguarda la figura del Poeta e di grandissima attualità nell'esame della relazione tra fratello e sorella. Parità di genere, un termine così moderno, ma tristemente rispecchiato anche un secolo fa in una situazione "illuminata" come quella di una famiglia borghese ed istruita. Un percorso inedito, il primo, attraverso le poesie più celebri, ma soprattutto curiosando nel carteggio segreto del poeta. I brani poetici si fondono con un quadro di vita desolante e tristemente moderno attraverso questa figura di donna schiacciata dalle "ali grandi" di un fratello il cui senso di protezione era devastante. Una vita fatta di ossessioni e paure: la solitudine, la morte ed i morti, ma, soprattutto, l'abbandono. E così la vita di Mariù si spegne lentamente nell'ombra del sommo poeta: ieri come oggi la storia di tante, troppe donne che non riescono ad emergere per un senso della famiglia non compreso e non condiviso dalla controparte maschile, purtroppo ancora legata a stereotipi e, soprattutto, abitudini e comodità che, come vediamo nell'opera, vengono da molto molto lontano.
- la scheda -
  RICERCA
  PRIMO PIANO
Copyright © 2012 Teatro Stabile di Grosseto - All rights reserved