Io in te, tu in me
Mary e Percy Bysshe Shelley
Progetto internazionale Italia - Scozia


Autrici: Maggie Rose e Carla Sanguineti
Anno di produzione: 2009
Regia: Massimo Navone
Assistente: Petra Trombini
Protagonisti: Alice Torriani, Giovanni Rossi, Massimo Loreto
Durata: 75 minuti
Tipo di allestimento: Teatro d'attore
Trama dell'opera: la pièce esplora la vita di due straordinarie persone,  gli scrittori Mary e Percy Shelley. Mary è la figlia di Mary Wollstonecraft e William Godwin, due celebri pensatori rivoluzionari, mentre Percy proviene da una famiglia aristocratica e conservatrice. Mary ha sedici anni e Percy  ventidue  quando si conoscono e fuggono insieme in Europa nel 1814. Per otto anni le loro vite si fondono in un singolare progetto appassionatamente condiviso che coinvolge le loro vite personali, la loro arte e il loro impegno sociale e politico. Questa relazione intensamente amorosa viene funestata dalla perdita di ben quattro dei cinque figli, da suicidi nell’ambito famigliare - la prima moglie di Shelley, da lui abbandonata per Mary e la sorellastra di Mary, Fanny -  e da momenti di acuta depressione da parte di Mary. E’  su questa intensità del loro rapporto che abbiamo voluto concentrarci vedendo come la relazione con Shelley aiuta Mary, e come l’arte di entrambi nasca da una fusione fra i due che fa scaturire energie creative, per poi vedere come Mary, dopo la morte del suo compagno, riesca a riprendersi e a  continuare la sua vita di scrittrice.

Note: Il nostro paese è sempre stato storicamente un crocevia di culture e di popoli e in particolare nella storia della cultura europea l’Italia ha sempre rappresentato una meta d’elezione per molti viaggiatori stranieri di chiara fama. Basti citare Byron, Shelley, Goethe, Hoffmansthal, Stendhal,  che hanno trovato nel nostro paese stimoli immaginativi e fonti di ispirazione creativa.
In un momento in cui si sente più che mai la necessità di uscire dai limiti dei confini nazionali per costruire l’idea di una nuova Europa, ci sembra fondamentale che non solo l’economia si muova in questa direzione, ma che siano la cultura e l’arte a farsi avanguardie di un processo d’innovazione che porti ad una nuova dimensione di comunicazione e produzione artistica multilinguistica e multiculturale.
Per questo si è immaginato un progetto/contenitore all’interno del quale poter dare vita a dei momenti di studio, ricerca, spettacolo e formazione che abbiano come  denominatore comune le intersezioni più importanti tra  la cultura italiana e le culture Europee  nella storia.
Lo scopo è quello di tracciare, attraverso le testimonianze  artistiche, un itinerario ideale che ci porti a riscoprire in una nuova angolazione di attualità le forme espressive della nostra  tradizione e ci fornisca gli strumenti per elaborare progetti rivolti all’attualità e al futuro.
(Massimo Navone )
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